Elisa Gallo ufficio stampa - Elisa Gallo

Ufficio stampa e strategie di comunicazione.

Aiuto aziende, progetti, eventi a essere visibili sui media, diffondendo contenuti e notizie. Per farlo servono una rete di contatti, conoscenza del mondo dell’informazione giornalistica e una buona dose di empatia. I temi di cui mi occupo, non in modo esclusivo, sono sostenibilità e sociale, economia circolare e “green”, viaggi e cicloturismo, mobilità sostenibile e ciclismo.

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fiera del cicloturismo

Torna la Fiera del Cicloturismo

Smog a Torino. Si va a processo

Marche - Europe, in bici a Bruxelles per il cicloturismo

eli_ga

Buon 25 aprile. antifascista e per la giustizia so

Buon 25 aprile.
antifascista e per la giustizia sociale
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La prima foto è un riciclo, il messaggio è sempre valido
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#25aprile #festadellaliberazione

Dopo tanto parlare, finalmente si pedala 🙂 Chiac

Dopo tanto parlare, finalmente si pedala 🙂
Chiacchiere, caldo e un poco di fatica, ché a parlare di bici non ci si allena per niente!
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Viva ə compagnə di bici
La meta della pedalata era il compleanno di un’amica, giusto perché serve anche fare festa
Il cappellino è il souvenir della @fieradelcicloturismo
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Ps: la newsletter ‘Parlo spesso di bici’ è pure tornata nel fine settimana, direttamente nelle caselle di mail e al link in bio
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#cicloturismo #fieradelcicloturismo #cycling #gravelride #bikepride #parlospessodibici

Fiera del Cicloturismo 2024. Ho riempito mail e f

Fiera del Cicloturismo 2024.
Ho riempito mail e file di comunicati stampa, gli incontri di parole e abbracci e lo zaino di mappe e guide di luoghi in cui vorrei pedalare nei prossimi mesi.
È stata una fiera bella e intensa come un viaggio in bicicletta (ma senza pedalare…).
Grazie @pinarpinzuti @ilpinz e tutta @bikenomist per avermi coinvolta anche quest anno nel team, un onore parlare di bici insieme a voi.
Grazie @silvia_donatiello per aver condiviso ‘l’ufficio’ e a @lapiace per essere stata un’ottima coinquilina bolognese.
Grazie @fiab_italia , @alessandraschepisi e @talaricoeidos per aver condiviso il palco di un momento di formazione del Forum del cicloturismo.
Non posso che concludere questa esperienza con due messaggi: il cicloturismo è un settore sano e in crescita, lo dicono i dati, i territori e le persone che sempre più si avvicinano alla bicicletta per viaggiare.
Ma non c’è cicloturismo, senza sicurezza.
Un messaggio ricordato in chiusura anche da @paola_gianotti
Non possiamo pensare di portare persone in bici senza parallelamente chiedere un impegno congiunto per rendere le strade più sicure per vivere e godere delle bellezze del mondo. E lo dobbiamo chiedere tutte e tutti, ognuna nel suo ruolo e spazio.
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📸Alcune foto sono mie, alcune sono dei fotografi della Fiera @edoardo.frezet e @m.martinelli18 .
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#fieradelcicloturismo #parlospessodibici #cicloturismo #codicedellastrage @fieradelcicloturismo

Incrocio pericoloso o comportamento umano pericolo

Incrocio pericoloso o comportamento umano pericoloso? Questa foto l'ho scattata durante il mio viaggio in Francia la scorsa estate: qualcun* (non io 😊 ) ha modificato il cartello su una ciclabile nei pressi di un incrocio. Penso che in quella scritta ci sia l'essenza del modo in cui dovremmo concepire le strade e la mobilità. Di chi è la responsabilità? Chi deve fare attenzione a chi? Che parole utilizziamo?
A due giorni dall'approvazione di una discutibile riforma del Codice della strada alla Camera, è ancora più importante continuare a parlare di sicurezza e del modo in cui parliamo di mobilità e nello specifico di ciclabilità. Nella newsletter di oggi ho riportato i 10 punti per comunicare la ciclabilità e il perché è importante sensibilizzare, oltre che costruire. Anche se pure sulle infrastrutture avremmo da fare.
È una newsletter lunga: dentro ci sono spunti per approfondire il "Codice della strage", c'è il libro di @milano_in_bicicletta , c'è la @fieradelcicloturismo , il programma di Pavè, c'è l' ideologia che è tornata nel discorsi anche sulla sicurezza, poi c'è un consiglio di ascolto sulla gentilezza e un pensiero a Gabri.
La si legge nella vostra casella di posta se siete iscritte o su https://elisagallo.substack.com/

#parlospessodibici #codicedellastrage #comunicarelaciclabilita #cicloturismo #fieradelcicloturismo

Abbiamo manifestato facendo ‘die in’, simuland

Abbiamo manifestato facendo ‘die in’, simulando le migliaia di persone che muoiono sulle strade, abbiamo protetto le corsie ciclabili (anche in senso normativo visto che sono a rischio nella riforma del codice della strada), attraversato strade e mostrato cartelli. Anche a Torino questa mattina siamo scesə in strada contro una riforma del codice della strada che usa un approccio repressivo e non preventivo (agendo sulla limitazione della velocità, per dirne una). ‘Stop al nuovo codice della strage’ è il messaggio, perché con 3159 persone morte nel 2022 e oltre 220mila ferite, di strage si tratta. E non siamo liberə di camminare, pedalare e muoverci sulle strade delle nostre città.
Serve un approccio sistemico e scientifico, promuovendo mobilità attiva e sostenibile, riducendo la velocità sulle strade e offendo alternative all’abuso dell’auto.
[Approfondimenti nei link in bio]

#bastamortinstrada #codicedellastrada #stopcodicedellastrage

❌ Stop al Nuovo Codice della Strage ❌ Mobilita

❌ Stop al Nuovo Codice della Strage ❌
Mobilitazione nazionale dal 9 al 12 marzo

3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022
223.475 sono state le persone ferite
73% delle collisioni avviene in ambito urbano
L’assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le e i giovani sotto i trent'anni.
53 sono le persone morte in strada per milione di abitanti in Italia (anomalia in Europa: in Gran Bretagna sono 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia siamo a 53 (fonte: Commissione Europea 2022)

❗ Le principali cause di morte sono (sempre secondo l’Istat) l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti.

** Perché ricordare di nuovo questi dati?**
Perché in questi giorni è in discussione in Parlamento la riforma del Codice della Strada voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Una riforma che viene proposta "per salvare vite in strada", ma nella sostanza prefigura il persistere della strage. Limita l’autonomia di azione delle amministrazioni comunali, attacca e depotenzia ZTL, aree pedonali, sosta regolamentata, controlli elettronici e mobilità ciclistica. Misure che ci allontanano dagli obiettivi del Piano Sicurezza Stradale 2030.

📣 Dal 9 al 12 marzo ci saranno quindi mobilitazioni in oltre 30 città in Italia (ma sono in aumento)

✅ La richiesta è una: città vivibili e strade sicure.
La sicurezza stradale ha un’altra direzione, non quella della riforma dal MIT

📌 Serve un approccio scientifico e sistemico: agendo sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti ma anche con controlli e ridisegno dello spazio pubblico. Occorre realizzare interventi normativi a favore della mobilità attiva e del potenziamento del trasporto pubblico, e agevolare percorsi verso le città 30, prendendo esempio da Bologna.

🔗 Link in bio per approfondire e trovare la mobilitazione nella vostra città.

📍 A Torino > 12 marzo ore 7.30 (del mattino) davanti a Porta Nuova (lato piazza Carlo Felice)

#bastamortinstrada #città30subito #stopalnuovocodicedellastrage

Nella newsletter di questa settimana ho scritto de

Nella newsletter di questa settimana ho scritto del fastidio che provo nel sentire “ideologico” usato nel dibattito su Città 30 (ma pure su questione mobilità). Mi sono chiesta perché venga usato in modo dispregiativo e politicamente connotato? Da quando le idee sono diventate negative? Ma soprattutto su Città 30 c’è ben poco di “ideologico” e “astratto”.
Ne ho anche perlato con l’amica e docente di linguistica all’Università di Torino Maria Cristina Caimotto.
Poi ci sono segnalazioni e appuntamenti, come il @bhm_torino segnalato da @mcinar1981
È al link in bio, arriva il venerdì tendenzialmente il mattina :)

Stavo per postare il mio ultimo articolo pubblicat

Stavo per postare il mio ultimo articolo pubblicato su @rivistabc quando è arrivata la notizia che la Città di Rimini ospiterà Velo-city nel 2026!
Un bel traguardo, grazie al supporto di @fiab_italia quale membro di @eucyclistsfederation
Dopo 35 anni il summit mondiale della ciclabilità torna in Italia e speriamo sia da stimolo per le altre città italiane.
Nel frattempo, il prossimo giugno, l’appuntamento con Velo-city è a Gand e, come ho scritto nell’articolo, credo sia un importante appuntamento annuale da mettersi in agenda se ci si occupa di questi temi. Non solo per farsi ispirare, imparare e conoscere buone pratiche in giro per il mondo, ma anche per sentirsi un po’ meno solə e, come mi sono appuntata più volte, ricordarsi che si è dalla parte giusta della storia.
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Bravi @visitriminidmc @comuni_anci e Fiab
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L’ultima foto è semplicemente un souvenir del mio viaggio in Romagna, all’arrivo in piazza Cavour a Rimini.
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#velocity #ecf @velocityconference #visitrimini

Viva i viaggi in bici in inverno: brevi, lenti, de

Viva i viaggi in bici in inverno: brevi, lenti, decisi all’ultimo e con un programma fluido.
La settimana scorsa ho pedalato in Romagna, tra Valle del Savio, paesi della Valle Marecchia e la costa tra Rimini e Ravenna. E se il mare è nascosto dalla nebbia, si apprezza il sole basso, i colori bruni, le tisane calde (e il vino).
Un ottimo modo per iniziare l’anno. E spero un buon auspicio anche per la mia newsletter #parlospessodibici
che diventa settimanale. la trovate su Substack o nella posta se siete già tra le persone iscritte. Avevo bisogno di cambiare ritmo e spero possa essere anche più utile, per me per fermarmi a imparare cose nuove e per chi vuole riceverla per ricevere spunti più al passo con l’attualità o gli eventi. Secondo la mia libera interpretazione 🙂
E a proposito di Romagna, special thanks to Andrea e Michela di @bikelikeacouple per la calorosa ospitalità e gli ottimi consigli sul territorio in bici (e non solo).
Grazie anche a @silvialivonicolombo , fondatrice del @vallesaviobikehub che abbiamo in parte percorso, che ci ha tentato con l’ottima colazione da Babbi, storica pasticceria di Cesena. Altro che barrette.
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Niente bilanci di fine anno, che il 2023 non lo meritava, e pochi buoni propositi.
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Nel post, foto sparse dalla Romagna.
Buon 2024
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#parlospessodibici
#cicloturismo #visitromagna #romagnabike #barbotto

🎄 È arrivato quel momento dell’anno in cui,

🎄 È arrivato quel momento dell’anno in cui, a pranzi e cene con parenti e amicə, si avrà occasione di parlare di bici e del fatto che non solo è bello e divertente pedalare, ma che è anche un’ottima politica ambientale, sociale, sanitaria ed economica.
Nell’ultima newsletter dell’anno sintetizzo i motivi per cui dobbiamo andare oltre il beneficio e il piacere individuale e ricordare che promuovere territori e città più ciclabili può contribuire a risolvere molte delle sfide che soprattutto in ambito urbano ci troveremo sempre di più e con più urgenza ad affrontare, come collettività.
🔗 La newsletter la trovate nella vostra posta se siete iscrittə, al link in bio o su Substack.
🧾 Dentro c’è anche il link per recuperare la lista dei luoghi comuni da smontare e le risposte pronte da tenere in tasca al prossimo ‘eh ma anche i ciclisti sono indisciplinati’ e ‘le ciclabili sono pericolose’. Per il freddo ahinoi ci sta già pensando la crisi climatica [Torino, 18 gradi].
Quindi andate e parlate!
E se volete anche contribuire a creare una comunità sempre più grande di persone che pedalano, potete associarci e regalare la tessera di Fiab @bikepride_torino
Se volete sostenere le azioni per ridurre lo smog, potete aderire a @torinorespira
Buone Feste 🎅🏾🧑🏻‍🎄🎄
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#parlospessodibici #buonefeste #città30

Sono tornata nella Sila, il parco nazionale nel cu

Sono tornata nella Sila, il parco nazionale nel cuore della Calabria. Uno dei quattro parchi nel cuore della regione.
Un paio di anni fa ho avuto il piacere di attraversarli in bicicletta percorrendo la @cicloviaparchicalabria , di cui avrete già letto, un percorso di oltre 500 km da nord a sud, da Laino Borgo a Reggio Calabria, passando per Pollino, Sila, Serre e Aspromonte.
Altra occasione e altra stagione questa volta, con i colori dell’autunno e il freddo dell’inverno, qualche passeggiata, un sacco di curiosità, storia e degustazioni (come potevano mancare!).
Tre posti segnalo, ma ce ne sarebbero molti di più, se venite a pedalare o camminare da queste parti.
🌲I @igigantidellasila un affascinante e maestoso bosco ultracentenario dove si conservano oltre 60 alberi (pini larici e aceri) alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e dall’età di 350 anni. Bellissimo guardarli e curioso il gioco di abbracci tra i tronchi in cerca di luce. Qui grazie a una serie di fattori c’è l’aria più pulita d’Europa (amicə torinesi se volete venirci per purificarvi)
❄️ Il lago Cecita visto dalla chiesetta di San Lorenzo. Da qui quando è limpido si scorgono anche le cime innevate del Pollino.
🍁 Il @mabos_museum , un museo d’arte nel bosco: un progetto di arte in contesto ambientale e arte ambientale, dove gli artisti creano vivendo e interagendo con il contesto. Sono oltre 50 le opere e parecchi sentieri da percorrere.
Grazie quindi all’organizzazione di questo press tour e ai compagni di viaggio, la Calabria continua a stupirmi e io mi sono promessa di tornarci a pedalare.
Nelle storie in evidenza qualche altra foto del tour e le tappe del viaggio in bici del 2021.

#presstour @parconazionalesila con
@digiovampaolo @denisfalconieri @vincenzo_petraglia @angelo_melone @fiab_cosenzaciclabile @francescovigliottiphoto
#cicloviaparchicalabria #parcodellasila #cicloturismo #visitcalabria #parchicalabria

Il manubrio della mia bici, la Brompton in questo

Il manubrio della mia bici, la Brompton in questo caso, è largo circa 50 cm. Le mie spalle poco meno.
Una mattina di un paio di giorni fa sul cavalcavia di corso Dante - là dove giusto un mese fa è spuntata una ciclabile “dal basso” prontamente cancellata dall’amministrazione e NON sostituita - un signore in auto ha colpito con il suo specchietto il mio manubrio. Un colpo secco, di cui si è accorto anche la persona alla guida che guardando nello specchietto retrovisore ha fatto giusto un cenno (chissà se di scusa o di “ah che ci facevi li”).
Non si è fermato per chiedere scusa o vedere che effettivamente fossi rimasta in piedi. Io ho memorizzato, inutilmente, il numero di targa.
A parte lo spavento e la rabbia successiva, non ho avuto danni. Andavo piano e in salita e la bici ha un baricentro basso per cui non ho sbandato. Ma a quanti centimetri è passato con la sua auto dal mio corpo?
Potremmo fare mille ipotesi e pensare ai vari “near miss” che viviamo ogni giorno.
Di solito mi piace concentrarmi più sui benefici del pedalare e del promuovere l’uso della bici, ma a volte serve anche ricordare quello che è lo stato della sicurezza sulle strade: precario, molto.
Domani, 19 novembre, è la Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Ci sarà una mobilitazione nazionale, organizzata in tante città da gruppi informali e associazioni. Per ricordare le tante e troppe vittime e per chiedere ai nostri amministratori che serve agire. #bastamortinstrada

📌 Sul sito @fiab_italia le richieste della mobilitazione.

A Torino, per ricordare la sicurezza dentro e fuori le scuole, ci sarà una iniziativa mercoledì 22 novembre organizzata da @benvenuti_in_italia con diverse associazioni

FIAB ha anche scritto al Governo perché il DDL Salvini non basta e non va nella giusta direzione

📌 Per approfondire:
@fiab_italia
@bikepride_torino
@saichepuoi
@tommi_gogo
@stradapertutti
E ovviamente sulla qualità dell’aria @torinorespira

#bastamortiinstrada #giornatavittimedellastrada #bikepride #bikepridetorino #unfiorepervito #stradapertutti #stradaperlepersone #citta30 #citta30subito

#bikepride2023 Il bike pride è una festa, un mom

Domenica a Torino torna il Bike Pride, la 12a ediz

Domenica a Torino torna il Bike Pride, la 12a edizione della parata di biciclette per le vie della città organizzata da @bikepride_torino Si festeggia la bellezza e l’orgoglio del pedalare e si respira il senso di comunità, con una visione e desiderio comune: ‘respirare, incontrarsi, stare bene’, slogan dell’evento #BikePride2023 , come scritto sulle cartoline di quest’anno nella foto 2.
Se il mio impegno da presidente dell’associazione Fiab Torino Bike Pride si è concluso a settembre, il mio contributo per l’evento decisamente no 🙂
Anche perché quanto è emozionante pedalare in centinaia e migliaia insieme?
E quindi ecco una carrellata di foto delle edizioni passate, bello vero?
Foto 3 - 2022
Foto 4 - 2019
Foto 5 - 2018
Foto 6 - 2016
Foto 7 - 2017
Foto 8 - 2013
Ci vediamo domenica 22 ottobre alle 14 al Parco del Valentino, davanti all’ @imbarchinovalentino
In memoria di Gabriele 💚
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#bikepride #bikepride2023 #bikepridetorino #torino30 #pedalatorino

Il mattino della ripartenza a Digione mi sono sveg

Il mattino della ripartenza a Digione mi sono svegliata con una profonda stanchezza, forse ho mangiato troppo poco il giorno prima? Troppo riposo? Chissà. E così ce la siamo presa con grande calma, con una pausa di un tempo indefinito sulla panchina di un parco di un piccolo paesino: si direbbe disabitato se non fosse per la cura del giardino, dei giochi per bambini e dei bagni pubblici (ma perché in Italia sono così difficili da trovare?!).
Riposo e cibo ancora una volta mi salvano e, nonostante il caldo, si riparte.
La fatica inizia a farsi sentire. Gli oltre 700 km pedalati non sono pochi per noi, ma soprattutto è il caldo degli ultimi giorni a farsi sentire, pedalando tra Digione e Troyes (che si legge ‘truà’) lungo i drittoni del Canal de Bourgogne soleggiati per ore, i saliscendi per passare dalla Borgogna alla regione dello Champagne.
L’audiolibro che mi accompagna in questi caldi chilometri è ‘Accabadora’ di Michela Murgia, come non pensare a lei in questi giorni.
Il Museo di Alésia che incontriamo sulla strada è una piacevole scoperta (soprattutto per Simone che era appassionato di storia di Cesare) anticipiamo la fine tappa, distanza perfetta per le mie energie. Tra l’altro un museo multimediale e interattivo (notevole), che abbiamo visitato al mattino, per poi pedalare nel pomeriggio. All’ingresso del parco del museo c’è anche un parcheggio bici con colonnina con gli attrezzi e armadietti per i bagagli.
La deviazione per vedere Troyes è stata premiata dalla visita di questa graziosa cittadina medievale con le case a graticcio in colori pastello, le travi intarsiate e l’imponente cattedrale. Ci sono bastate poche ore di riposo e passeggiate per le vie di questa cittadina a forma di tappo di champagne per capire che di pedalare altri 170 km lungo il canale della Senna, sperando di trovare ombra di tanto in tanto e fonti d’acqua non faceva per noi.
[continua nel primo commento. E la traccia è su Strava e Komoot]

Benessere, facilità, bellezza sono le parole che

Benessere, facilità, bellezza sono le parole che più ci siamo ripetuti negli ultimi giorni. Chambery e Dijon distano circa 350 km, percorsi in 4 giorni, con tappe da 80 km di media e 500 m di dislivello. Insomma pianeggiante, a parte qualche sali e scendi nella Borgogna.
Da Chambery abbiamo costeggiato il fiume e attraversato il Tunnel du Chat sotto l’omonimo colle, in cui all’interno è stato disegnato un grazioso museo. Un passatempo per percorrere un tunnel (illuminato) di 7 km.
Superato inizia la campagna, tra centri (tipo Yonne) che si preparano al ferragosto, e il Rodano, che costeggiamo per fino a Brague. Dove dormiamo in una fattoria, che vende verdure, uova, succhi e birre da consumare nella cucina comune.
Le nostre partenze non sono mai prima delle 11, ma direi in linea per schivare le pioggerelle del mattino 🙂
Da Brague a Malafretaz, sul lago artificiale, pedaliamo quasi 100 km. La pedalata scorre talmente agile che mi ascolto un audiolibro, Gli anni di Ernaux. Praticamente un viaggio dentro il viaggio.
Non è che dobbiamo parlare tutto il giorno, ci diciamo 🙂
Incontriamo decine di persone, è un continuo ‘Bonjour’ e sorrisi.
A ferragosto è tutto chiuso. Viaggiamo sempre con del cibo di ‘backup’, quindi alla peggio ci esce sempre un panino con pomodori, cetrioli e formaggio.
Per metà la tappa è ancora sulla Via Rhôna, passando pure da un mercatino dell’usato.
Visitiamo Ambronay e l’abbazia, costruita con la tipica pietra rosa, come molte delle case che vediamo.
La nostra meta è un campeggio con musica anni 90 e sedie in plastica rosse. Ma vista lago.
Attraversiamo comuni curati, in particolare Tournus è un gioiellino. Siamo in Borgogna. Ci coccoliamo con una merenda e un kir maconais (giusto un bicchiere in due) Nel dipartimento della Saône, che infatti iniziamo poi a costeggiare, fino a Chalon-sur-Saône. Piacevole pure lui.
Al mattino ci svegliamo con il suono dei tuoni, giusto il tempo di spostare tutto sotto la tettoia e inizia un mega acquazzone. Aspettiamo e facciamo colazione. Sono comunque ancora le 8.
Ripartiamo con il sole caldo e i vestiti umidi appesi alle sacche.
[continua nel primo commento]
[tracce al link in bio e Strava]

Già essere partita mi sembra un traguardo. Ma com

Già essere partita mi sembra un traguardo. Ma come hanno scritto sulla facciata del comune di Pontamafrey-Montpascal nel mezzo della Savoia ‘l’entusiasmo ha sempre ragione’.
La direzione è Parigi. Più o meno abbiamo un giorno per il rientro. Poi quello che succede in mezzo lo si decide giorno per giorno.
I primi due giorni sono stati intensi, perché per raggiungere la Francia serve superare le Alpi e noi abbiamo scavallato dal Moncenisio. Una salita lunga e noiosa che io non avevo minimamente nelle gambe, ma con un mix di crisi, cibo e entusiasmo, appunto, ci siamo arrivati. Il bellissimo campeggio nella Val Cenis decisamente ha ripagato la fatica. ‘È poi tutta discesa fino a Chambery, facciamoci 120 km oggi’ ecco peccato non aver considerato il vento forte, interrottamente quasi fino al fondo della valle. Ennesima crisi del tipo ‘bom, mi fermo qui, cerco un treno’ e poi di nuovo entusiasmo, cibo e cambio ritmo si riparte. Bello. Ieri invece abbiamo lasciato le bici a riposare. Anche perché Chambery meritava una passeggiata ‘seguendo gli elefanti’. E ora si riparte 🙂
Ah sì, sto collezionando foto di ciclabili, moderazione del traffico, case avanzate, attraversanti rialzati. Non è che non ci sono auto eh, ma anche nei paesini il principio sembra essere lo stesso: rallentare. E noi pedaliamo godendoci il paesaggio.
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#ridetoParis #torinoparigi #cicloturismo #savoia

Alle bike messenger servono più testa che gambe,

Alle bike messenger servono più testa che gambe, parola di Emma Missale, @shotti_e , campionessa mondiale nel 2019 e nel 2022 nelle competizioni del mondo dei corrieri in bici, che il lavoro di ciclologistica lo ha scelto e studiato.
L’ho conosciuta a Pavè @la_velostazione , dove aveva tenuto un talk proprio sui benefici del trasporto merci su bici e cargo bike, e ho scritto della sua esperienza da corriera per le vie di Milano e Copenaghen per l’ultimo numero di @rivistabc di @fiab_italia
È stato un piacere chiacchierare con lei e parlare di una professione in cui essere donna è ancora percepito come ‘di nicchia’. Ma le donne anche qui stanno aumentando e sempre più aziende, almeno a Copenaghen, orientano le loro policy alla diversità e a team bilanciati tra donne, uomini e non binary. E lo stesso si vive anche nei campionati.
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#cargobike #ciclologistica #emmamissale #bikemessenger #courrier #corriereinbici #diversity #nonbinary #campionati #alleycat

Da oggi è in edicola l’ultimo volume di ‘In b

Da oggi è in edicola l’ultimo volume di ‘In bicicletta’ di @larepubblica e @natgeo_italia dedicato agli itinerari in bici tra i piccoli borghi d’Italia. Per questa guida ho scritto di uno dei miei luoghi del cuore, l’Alta Langa, in cui ho trascorso parecchi anni della mia infanzia. Un territorio fatto di noccioleti e boschi da cui - così si dice - se si ha un po’ di fortuna si può vedere anche il mare. Qui siamo al confine con la Liguria, tra il Belbo e il Bormida, tra castelli e piccoli musei.
Questa volta, sfogliare le pagine e leggere le parole di Mariateresa Montaruli, che ci ha lasciati poche settimane fa, spezza il cuore.
Grazie @ladra_di_biciclette per il tuo impegno nel promuovere la bici e i viaggi, sempre con uno sguardo attendo alla questione di genere. Grazie anche per avermi coinvolta in questo progetto, un’opportunità per restituire la bellezza del pedalare.
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#cicloturismo #altalanga #bikepacking #langhe @visitlmr #langheroeromonferrato

Oggi dovevo: recuperare ombrellone e stuoia da ami

Oggi dovevo: recuperare ombrellone e stuoia da amica, recuperare trapano in ufficio, recuperare chiavi di casa da amico, che nel frattempo mi ha regalato un piantino di peperoncini con tanto di piccoli frutti, fare spesa al negozietto con acquisto uova (nel marsupio. Mai metterle nel cestino). Insomma tutto questo in pochissimo tempo e con una facile logistica che solo la bici permette.
Poi si può migliorare con il packing, ma mettete un cestino capiente sulla bici e conquisterete la città 🙂 (e il vostro tempo)
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#bikepacking #ciclologistica #waitingforholidays #mobilitàsostenibile

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